In un articolo precedente abbiamo esplorato il sistema endocrino guardando all’essere umano come una pianta con le radici verso il cielo e l’apparato riproduttivo verso terra. Abbiamo usato la relazione tra morfologia vedetale, funzione ormonale e archetipo planetario, raccontandovi i primi 4 elementi del nostro asse endocrino: Saturno con l’epifisi, Giove con l’ipofisi, marte con la tiroide e il sole con il cuore.
Oggi continuiamo con:
Venere – surreni – tronco e rami;
Mercurio – pancreas end. – foglie;
Luna – app.riproduttivo – fiori, frutti e semi.))
Scendendo, dall’alto in basso, nel corpo umano in ordine troviamo:
Venere agisce nelle surrenali esercitando la sua funzione “armonizzatrice”.Gli ormoni surrenalici come il cortisolo frenano i processi infiammotori tipicamente marziali, ricostituiscono le riserve di glicogeno, e danno sollievo dagli stati di stress (riposo di Marte). Un eccesso di questo ormone porta riduzione della massa muscolare e ritenzione idrica con eccessiva molezza “venusina” (Sindrome di Cushing). L’aldosterone influenza il bilancio idrosalino e la funzionalità dei reni (la Bilancia è infatti il secondo domicilio di Venere). Le surrenali producono anche ormoni steroidei a funzionalità sessuale, come del resto si addice alla funzione archetipica di “Venere”. Venere però non è solo fluido e mollezza: La midollare del surrene secerne ormoni come adrenalina e nor-adrenalina con funzionalità marziali. E’ l’aspetto guerriero di Venere, la “Venus Victrix” dei Romani.
Mercurio risiede nel pancreas, dove dirige l’assimilazione del glucosio. Il dio “mediatore” introduce il glucosio nelle cellule attraverso l’insulina, e ve lo fa fuoriuscire attraverso il glucagone. Tutti i processi di scambio, comunicazione e assimilazione (come la respirazione) hanno una parte di attività mercuriale. In generale però è tutta la funzione di comunicazione neuro-immuno-endorcrina a risentire in parte del principio mercuriale, del Mercurio che è infatti messaggero degli dèi (quindi di tutti gli altri “archetipi”).
La Luna è l’ultima della sequenza e risiede nelle gonadi (testicoli o ovaie). Il primo e l’ultimo dei pianeti sono in stretta correlazione: la Luna fa riscontro a Saturno (nel cui simbolo è presente la falce lunare). Il ciclo di Saturno è di 28 anni, quello della Luna è di 28 giorni, così come di 28 giorni è la funzionalità ciclica della fertilità nella donna.
Questa relazione si ritrova fra gonadi ed epifisi (ghiandola saturnina) poichè è l’epifisi, attraverso la melatonina, a regolare i cicli della sessualtà, inibendo la sviluppo delle gonadi prima della pubertà, e influenzandola anche dopo, in relazione al ciclo circadiano di luce ed ombra.
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